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Archivi del mese: luglio 2012
CHI LEGGE NON E’ UGUALE… E’ SPECIALE!
Pubblicato in amore, compagni, horst fantazzini
Contrassegnato da tag 2001, horst fantazzini
RAY TROLL & HORST FANTAZZINI
Mi piace pensare che questa magnifica opera sia stata realizzata per Horst, anche se non è così. Eppure gli elementi per una dedica ci sono tutti: era del segno dei pesci, amava il mare, adorava la pittura, i disegni e i fumetti e lavorava nel campo della grafica; era un esteta, raffinato, sensibile, nottambulo, acuto osservatore e fine umorista, gli piacevano le sfumature del viola… e forse chissà, una delle sue pistole per tentare qualche rapina è pure finita nell’oceano a tenere compagnia ai pesci.
Di sicuro un rolex d’oro, malauguratamente “perso” in mezzo ai flutti sulla costa romana, durante la sua ultima evasione nel 1990. Un bagno di notte, come troppe volte aveva immaginato in cella, in edifici polverosi fatiscenti e poveri di acqua dove anche farsi una doccia diventa un’impresa. Era un “mare in amore” quasi luminescente e la luna era piena, Horst aveva l’urgenza di riassaporare la libertà, quella rubata sì, dalla galera, e cadere o perdersi è così facile quando finalmente la raggiungi e il cuore ti batte impazzito in petto nella fusione col mondo, con il kaos…
Di sicuro un rolex d’oro, malauguratamente “perso” in mezzo ai flutti sulla costa romana, durante la sua ultima evasione nel 1990. Un bagno di notte, come troppe volte aveva immaginato in cella, in edifici polverosi fatiscenti e poveri di acqua dove anche farsi una doccia diventa un’impresa. Era un “mare in amore” quasi luminescente e la luna era piena, Horst aveva l’urgenza di riassaporare la libertà, quella rubata sì, dalla galera, e cadere o perdersi è così facile quando finalmente la raggiungi e il cuore ti batte impazzito in petto nella fusione col mondo, con il kaos…
Potete trovare le fantastiche opere di Ray Troll, uno dei più grandi artisti viventi, in questo sito: http://www.trollart.com/
Pubblicato in arte, bellezza, horst fantazzini
L’AMORE DI ERNESTO
La mia unica al mondo;
ho estratto di nascosto dalla dispensa di Hikmet questo unico verso innamorato, per
lasciarti l’esatta dimensione del mio affetto.
Ciò nonostante,
nel labirinto più profondo della lumaca taciturna
si stringono e combattono gli estremi del mio spirito:
tu e TUTTI.
Quei TUTTI che mi chiedono la consegna totale,
che la mia sola ombra annerisca il cammino!
Ma senza truccare codici d’amore sublimato
ti porto di nascosto nel mio sacco da viaggio.
(Nella mia borsa di viaggiatore insaziabile io ti porto
come il pane nostro di ogni giorno).
Esco ad innalzare primavere di sangue e di calcina
e ti lascio, nell’incavo della mia assenza,
questo bacio senza dimora conosciuta.
Ma non mi è stata predetta la piazza riservata
alla marcia trionfale della vittoria
e il sentiero che porta al mio cammino è cosparso di ombre già funeste.
Se sono destinato all’oscuro fosso delle fondamenta,
mettilo da parte nell’archivio confuso del ricordo;
usalo nelle notti di lacrime e di sogni…
Addio, mia unica,
non tremare davanti alla fame dei lupi
né al freddo da steppa dell’assenza;
cammini accanto a me, dalla parte del cuore,
insieme andremo avanti fino a quando
sfumerà la rotta …
ho estratto di nascosto dalla dispensa di Hikmet questo unico verso innamorato, per
lasciarti l’esatta dimensione del mio affetto.
Ciò nonostante,
nel labirinto più profondo della lumaca taciturna
si stringono e combattono gli estremi del mio spirito:
tu e TUTTI.
Quei TUTTI che mi chiedono la consegna totale,
che la mia sola ombra annerisca il cammino!
Ma senza truccare codici d’amore sublimato
ti porto di nascosto nel mio sacco da viaggio.
(Nella mia borsa di viaggiatore insaziabile io ti porto
come il pane nostro di ogni giorno).
Esco ad innalzare primavere di sangue e di calcina
e ti lascio, nell’incavo della mia assenza,
questo bacio senza dimora conosciuta.
Ma non mi è stata predetta la piazza riservata
alla marcia trionfale della vittoria
e il sentiero che porta al mio cammino è cosparso di ombre già funeste.
Se sono destinato all’oscuro fosso delle fondamenta,
mettilo da parte nell’archivio confuso del ricordo;
usalo nelle notti di lacrime e di sogni…
Addio, mia unica,
non tremare davanti alla fame dei lupi
né al freddo da steppa dell’assenza;
cammini accanto a me, dalla parte del cuore,
insieme andremo avanti fino a quando
sfumerà la rotta …
(Ernesto Guevara della Serna. il Chè. – Poesia inedita di addio ad Aleida March)
USCITO FINALMENTE!
Pubblicato in anarchici, bellezza, bologna, horst fantazzini
Contrassegnato da tag editoria, freschi di stampa, horst fantazzini, lo statuto dei gabbiani, milieu edizioni, novità, nuove uscite editoriali