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Mi sedetti dalla parte del torto, perché tutti gli altri posti erano occupati.

Non ho molto da aggiungere alla querelle sorta intorno al Circolo ANSPI “Il Centro” a Modigliana, nulla di più di quanto non abbiano già detto coloro che gestivano questo locale (occupandosi tutti i giorni anche della pulizia e del decoro dello stesso ambiente), mi tengo a debita distanza da fans club di ogni genere, ma la questione ha dei lati inquietanti per le dinamiche negative che ha innescato o decisamente peggiorato, nelle relazioni fra le persone in questo paesello. Intanto il mio coinvolgimento è stato sollecitato nella primavera 2017 proprio dalle ragazze del bar che desideravano fare qualcosa di culturale e dei laboratori creativi per i bambini. Finalmente avevo trovato un po’ di tempo per buttare giù un progetto per un laboratorio per il teatro di figura dedicato a bambini e ragazzi adolescenti, forte della mia esperienza teatrale. Progetto di quattro pagine con ampi margini di revisione, che manco a farlo apposta, non è stato accolto. Ma sarebbe bastato parlarne con franchezza cercando una soluzione, anziché liquidarmi su due piedi. Poi insieme al mio compagno Andrea Trerè che è un attore professionista, abbiamo partecipato a un primo appuntamento del “caffè letterario” nei locali del bar, il giorno 25 marzo, con l’attore Franco Costantini di Ravenna. La nostra intenzione e il messaggio di chi gestiva il bar: portare un po’ di cultura in questo circolo, unico ritrovo riconosciuto e quindi vissuto come “seconda casa” dai giovani di Modigliana, che dopo tanti anni di frequentazione, avevano stabilito tutta una serie di relazioni, affinità, legami di tipo territoriale, affettivo, studentesco, dopolavorista, social e quant’altro. Di fatto, in una valle chiusa, senza ferrovia, un punto di ritrovo un po’ diverso che, con un meno bigottismo, avrebbe potuto diventare qualcosa di molto interessante.

sorry dante OK

Subito dopo questa nostra decisione, ovvero la nascita di un caffè letterario, e l’eco conseguente sui giornali, il bar è stato chiuso improvvisamente (senza rispettare i tre mesi di preavviso) e così il contratto con le ragazze che gestivano il bar. Per questioni precedenti (alcune attinenti a problematiche burocratiche o di “ordine pubblico” non specificate, altre questioni semplicemente pretestuose, dato che di eventi musicali raduni tornei allenamenti e altre attività ne sono state fatti a fiumi da chi gestiva il bar e da altri volontari sportivi). Diciamo che queste nuove piccole idee sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era ovvio che anche un modesto “caffè letterario” avrebbe potuto mandare a monte la messa in scena parrocchiale dei buoni e dei cattivi, dove il cattivo (ovvero chi non fa professione pubblica di fede) non può dare alcun contributo positivo essendo per forza stupido, debosciato e privo di buona volontà. 

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Esattamente due mesi dopo, sabato 26 maggio sono andata all’ennesima riunione convocata dal consiglio parrocchiale, per esprimere la mia solidarietà alle tre ragazze che gestivano il bar e che in paese molte persone accusano delle peggiori nefandezze. Per chi non lo sapesse, in questo paesino di bar ce ne sono molti, e di bevitori anche, e di bestemmiatori pure. Certamente non contesto le prese di posizione di questa associazione (ANSPI) col suo nuovo regolamento che mi auguro venga applicato a tutti i circoli e non solo a questo nello specifico, associazione alla quale mi ero iscritta unicamente per poter fare qualche iniziativa culturale (che mi è stata impedita). Quello che contesto è il fatto che il loro atteggiamento abbia favorito anziché smorzare i toni diffamatori contro le ragazze e contro tutti i giovani non allineati. Probabilmente anch’io pagherò la mia partecipazione critica a questo teatrino. Intanto la mia benedizione finale “urbi et orbi” con le tre dita papali alzate al cielo è stata scambiata per un gestaccio di insulto, evidentemente si è decretata la morte dell’umorismo, dell’ironia, dell’intelligenza, della fantasia, vorrei dire dell’accoglienza francescana, che comunque ha caratterizzato la storia delle parrocchie locali con tutta la loro “fauna” variegata quando i giovani erano ancora la maggioranza. Ricordo che a Modigliana c’erano preti che bevevano, bestemmiavano e giocavano a carte fino a sera tardi, e 40 anni fa a uno di questi fecero lo scherzo di un manifesto mortuario che recitava, con tanto di soprannome: “Lo piange la curia locale, il vescovo, la moglie, le numerose concubine e i figli mai riconosciuti”. La Romagna una volta era una terra sanguigna e goliardica, e i circoli parrocchiali, D.C., in testa, sono sempre stati “mal frequentati” da giovani alcolisti (anche tossici) che comunque dopo una “ripulita” hanno fatto la storia locale anche politica. 

Patrizia Diamante

la risposte è, però, sbaliataaaa

…non vi preoccupate non sono impazzita, lo ero di già…

ululato da Pralina alle ore 10:19 venerdì, 30 marzo 2007

Ieri sera un treno è partito testinazione finale e lei non si trova più llà. Lei deciso, vabbè. Avreppe, potute, antare, ma lei, gnente! Perché quest…? Avrebbe vomitato tutto il tempo fino alla prossima stazione? Sarebbe tornata con il rimmel colato? oppure? chi, ma poi, soprattutte, cosa? Pralins cosa stafa antante? per cosa stafa faciente? per cosa si stafa spattente? siete riuscite, siete riuscite a sape’e… cosa di lei? un po’ tutto un po’ gnente… il concorso lei l’ha fatto perché, miagola nel buio… lei il nome del vincitore del concorso bufala lo sa, è il primo che ha detto… però lei, non se lo ricorda. Con Fransuà, mai dire “Fransuà” che poi però Gugòl le cattura il nome e la Brietamnia intiera poi s’engazza, qualsiasi cosa decision, presa, comunque lei ha SBALIATOOOOOOOOOOO! Pralins, dai retta a me, fai volta pagina senza l’orecchietta, metti un menhir su quest increscios vicenda, attaccati a QUELO, lui saprà esaustire tutte tue temante. Perché tu sai che comunque cosa fai, comunque cosa dicie, qualunque cosa tu possa scrive su sto blog demmerda, non è che tu possa dire che è… quella cosa per quanto sia e per quanto ti sforzi è SBALIATAAAAAAAAAAAAAAA!

lo stato dello shiny – 3

ululato da Pralina alle ore 01:40 giovedì, 19 luglio 2007

 

A quando le cozze?

Volete sapere le voci più divertenti con le quali mi trovano su questo blog? Le voilà il rapporto di luglio dello Sciaini Statte… (per farsi due risate)

foto sexy anni 50 …adesso non esageriamo, 50 anni, pfui!
“succhiare le dita dei     …dei cosa?
antonia fregola foto nude …ma pensa a tua moglie, che sono vent’anni che non te la da    
cabaret d’animazione irish coffee …si può fare tutt’uno, quando il caffè si rovescia tutto sulla tovaglia dopo un tuo maldestro tentativo di versarlo come un perfetto barman alla faccia delle tue ultime parole famose <<io sì che so fare l’irish coffee, l’ho imparato all’alberghiera>>, bella figura di merda davanti agli amici
cartone tuttifrutti …e casse verdurix
cibo e bevande tube psp …nocciolineeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!
collane hawaiane fiori veri …qui, fiori veri solo qui
collezionismi  …io colleziono unghie dei piedi tagliate, interessa?
come curare l’episiotomia post-partum …con un bel fracasso di randellate sulla schiena del primario dell’ospedale
come dipingere facilmente i fiori e alberi con il painting …una pennellata unica di un unico colore, il verde, dicono che doni agli alberi
come fanno a fare le collane hawaiane? …eeeeeeeeeeeeeeeeeeeh! sapessi!!!!!
contraccettivo diaframma e tazza …coraggio, potrebbe anche andare peggio… potrebbe piovereeeee!!!!      
cortometraggi totalmente gratis …sono corti proprio per questo: così la SIAE non fa a tempo a sgamarli      
cosa significa sognare delle zucchine …questo dev’essere lo stesso scemo che si è chiesto cosa significa sognare delle lampadine, un anno fa
dov’è nata la panzanella …fuochino…          
fettine culo …fuoco!!!!!!!!!
forlimpopoli tette -forli -forlì …proprio così, senza appello              
foto di ragazze con peli sotto le ascelle …guarda, io non ne ho molti, e sono pure rossicci, biondicci, non credo che possano eccitare   
foto ile de bréhat …guarda, io non ne ho molti, e sono pure rossicci, biondicci, non credo che possano eccitare (che poi detto fra parentesi, non è che scrivendo ile de bréhat o Ile de Bréhat usando maiuscole e minuscole ma anche isola di Bréhat o bréhat o Brehat o Bréhat o infine Enez Vriad che è il nome bretone di Bréhat eccito invece i motori di ricerca? n’est pas?)
foto nuda sorella di antonio …e io che c’entro?
infermiera di notte è una maiala …ma saranno cazzi suoi oppure no?      
lana nuda con figa fuori …è una pecora transgender
maiala come sono bravo al computer de     …poi ti hanno sgamato e hai dovuto interrompere, pischello di terza media!!!!
mi riempie di ceffoni per educare …e fa bene, visto quello che digiti           
perchè gli uomini non chiedono informazioni e le donne non sanno leggere le cartine …ecco
perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non chiedono mai informazioni …diciamolo     
pesanella ciucciamenta …tuttifrutti   
poesie sulle mutande …dipende in che stato, dipende
profumo di zagara sarto campagna …poesia   
sadonaso donna uomo …dai, un po’ di trasgressione rinoplastica      
si puo fare la doccia con una ferita …sì, con un bel chirurgone biondo nella doccia anche meglio
simpsons cacciata dal paradiso affresco …storia dell’arte vera      
tette dalla quinta misura in su’ …ascensoreeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!
un frigorifero pieno di terzo mondo …e un terzo mondo pieno di frigoriferi no?
venditori di chioschi di piadina …mitici
woody allen ospedale “morte” …per chiudere in letizia e allegria!!!!

le risposte giuste

ululato da Pralina alle ore 10:22 sabato, 25 febbraio 2006

1 – i pensieri di una sciamana – Le risposte giuste 

A volte rimango colpita dalla facilità con la quale la gente abbia già trovato le risposte che invece gli altri faticano a trovare. 

Era lì, la risposta, in bocca alla gente, e voi non ve ne siete accorti?  

E poco importa se, quando è la gente a cercare le risposte, si capovolge la faccenda.  

Allora saranno gli altri a fornire alla gente le risposte giuste, quelle che mai si sarebbero aspettati.
 
Fa parte dello scambio delle risposte giuste. Io questo gioco non l’ho mai capito bene. Penso che l’esercizio della solitudine faccia bene quando si cerca una soluzione. Quando uno è stanco di tanto camminare che fa? si siede e resta solo a massaggiarsi i piedi, non fa altro.
So di essere un tramite fra il mondo degli spiriti e questo terreno, ma non sono di più… sono solo un albero cavo reso particolarmente ricettivo per la sua profondità, perciò non attribuitemi altri poteri oltre a ciò. Mi sono sempre intestardita a cercare in me la risposta giusta per i miei problemi, e a tacere se vedo un’altra persona indecisa fra due fuochi, poiché ritengo che ognuno sappia cosa è giusto nel suo cuore… ma vedo che è una cosa socialmente inadatta.
 
Ci sono persone che sembrano tagliate per fornire le risposte giuste agli altri, che quando le ascolti non puoi fare a meno di dire “Ohhhhhh!” e la tua pipa, la sciocca pipa che stai fumando, perde l’equilibrio e dalle tue labbra stolte e un po’ tremolanti, ti cade nella brace, tanto è bello e conseguente il loro pensiero.
 
E poco importa se era lo stesso pensiero che avevi pensato tu qualche istante prima, la cosa importante è che qualcuno si sia premurato di esplicitarne il contenuto. Così se ne prende i meriti.
 
Quando un uomo si assume la responsabilità di parlare, diventa padrone dei pensieri di tutti. Quando si innamora del suo parlare, pur di avere argomenti sempre freschi, vi fornirà qualche pensiero sbagliato per giusto. Se la vanità diventa troppo grande, e la sua sola soddisfazione sarà l’eiaculazione di parole dalla punta della sua lingua, per giusti o sbagliati che siano i suoi argomenti, il suo scopo non sarà più quello di consigliare, ma di diventare egli stesso la massima risposta possibile. Ma ci sono uomini che osano di più. Ci sono uomini che sono convinti di essere Dio solo perché sono dotati della facoltà di parlare, che uno si chiede “e se fossero sordomuti?”.
 
Può sembrare follia, ma esistono luoghi in Uccidente, dove la gente va per ripetere per giorni e giorni le risposte giuste. A forza di ripeterle, forse perché non se ne vogliono convincere e le parole continuano a scivolare loro addosso… taluni si mettono a dondolare, talaltri a strabuzzare gli occhi, altri a strisciare, altri ancora, a forza di dondolare, oscillano penosamente come canne sbattute dal vento siberiano, fortunatamente non volano via perché si trovano a ridosso di un muro.
 
Per chi ha la ventura di seguire un Re dalla bocca urlante, con tanto di copricapo piumato e paramenti, basterà aspettare qualche giorno sotto la pioggia mentre egli è al riparo sotto un grande albero dorato dalle fronde di ambra e di giada, finché vinto dalla noia si sporga dal ramo più alto e pronunci ai suoi devoti sudditi le fatidiche risposte giuste. Ci sono Re dalla bocca urlante che le loro risposte giuste le fanno arrivare direttamente ai propri sudditi, per un numero di volte sufficente a vincere la resistenza quando la stanchezza incombe. Non basterebbe chiudersi dentro la propria dimora e tapparsi le orecchie, per non udire le risposte giuste urlate dall’alto di un palo. Se ognuno di questi accogliesse le risposte giuste nel suo cuore e non se le lasciasse scivolare addosso, dico io, avrebbero una provvista di risposte giuste per tutta la vita senza bisogno di domandare mai più nulla. Invece no, e pare che la cosa vada avanti da migliaia di anni.
 
Il guaio è quando le risposte giuste, quelle fornite dagli altri, sono decine, talvolta centinaia, e tutte discordanti.
 
Conoscevo una sposa che partorì a testa in giù, perché qualcuno degli sciamani in camice bianco le aveva consigliato di farlo. Poi, dopo avere partorito, fu anche sepolta.
 
Io a dire il vero ancora non ho capito da che parte stia la risposta giusta. A volte esasperata per tanto correre smetto di cercarla, e lei, per bocca degli altri, continua ad inseguirmi.